2.Contaminazioni

Il termine contaminare è solitamente riferito ad un immaginario
negativo. Qualcosa di inquinato, dannoso e irrimediabilmente
danneggiato. Digitando in Word la parola "contaminazione” e
cliccando sull’opzione dei sinonimi, la lista che appare è:
contagio, infezione, inquinamento, infestazione, avvelenamento,
corruzione, disonore, offesa, incrocio.

1986, centrale di Chernobyl.            1976, diossina a Seveso. 
Il nostro obiettivo è quello di parlare di contaminazioni come
di incroci portatori di risultati positivi nel mondo del progetto
come in quello del marketing. Per far questo occorre descrivere
per sommi capi il terreno in cui andremo a muoverci. 

Punto primo. La contaminazione, di qualsiasi genere si tratti,
presuppone l’esistenza di un sistema aperto. Se usate il computer
esclusivamente per scrivere testi Word, senza connettervi in
alcun modo ad internet, siete di fronte ad un sistema chiuso.
Se invece il laptop diventa lo strumento per navigare il sistema
è aperto alle contaminazioni, che siano negative (virus,
clonazioni di carte di credito) o positive (voci di Wikipedia,
brani di iTunes, articoli di Corriere.it, video di YouTube).

Punto secondo. La trasversalità è una condizione altrettanto
importante. Quanto più qualcosa è generico tanto più è soggetto
a contaminazioni. Se passate la vita a specializzarvi in un
determinato campo difficilmente riuscirete a ragionare ed agire
con modalità differenti da quelle con cui  siete abituati a
convivere. Non specializzandovi avrete più facilità nel
comprendere i cambiamenti, nell'immaginarvi degli scenari
alternativi, nell'essere soggetti ad influenze esterne.

Punto terzo. La capacità di formulare nuove domande è strettamente
legata alle contaminazioni. Porsi domande appropriate diventa la
condizione imprescindibile per poter lavorare correttamente sugli
scenari futuri.
Per farlo, spesso si attinge a situazioni ben lontane da quella
in cui ci si trova ad operare. Lo diceva anche Claude Lévi Strauss,
“più che dare risposte sensate, una mente scientifica formula domande sensate”.

  1971, primo virus all’ArpaNet.       2006, Google compra YouTube.
 Date queste premesse, possiamo partire.

Si inizia dalla musica. Il jazz è un genere musicale che fa della
contaminazione il suo punto di forza. Nato all’inizio del
ventesimo secolo come sintesi di molteplici culture (africane ed
europee), il jazz evolve nel tempo in un’infinità di stili
diventando un ponte di collegamento tra etnie, generazioni e
classi differenti. Dalla contaminazione è nata una nuova forma
di musica. Dalla contaminazione nascono Buddy Bolden, Louis Armstrong e Miles Davis.

Il mondo dell’arte vive di contaminazioni. Il caso del ready made
è particolarmente interessante ed appropriato. L’artista
seleziona un qualsiasi oggetto di uso quotidiano (un orinatoio,
uno scolabottiglie, la ruota di una bicicletta), prelevandolo
dal suo ambiente naturale per  inserirlo (esattamente come l’ha
trovato o modificandolo in qualche  modo) in una situazione
completamente differente. Il valore dell’opera sta nell’attività
di selezione dell’artista. Se la cosa vi incuriosisce  andate a
leggervi qualcosa su Marcel Duchamp.

1917, “Fontana” di Marcel Duchamp.   1935, Louis Armstrong  in concert. Anche il cinema si presta molto alla contaminazione. Tra il 2003
e il 2004 esce nelle sale cinematografiche Kill Bill, di Quentin Tarantino. Il film, diviso in due volumi a causa della lunghezza
della pellicola  originale, è un vero e proprio miscuglio di
generi e riferimenti  differenti. Gli spaghetti western italiani,
i film di kung fu degli anni settanta (qui un riferimento a Bruce
Lee), i manga e le produzioni di arti marziali  giapponesi,
precedenti pellicole di Tarantino come “Le iene”.

1978, Game of death.                     2003, Kill Bill volume 1.

Ok. Fino ad ora si è parlato di cose poetiche. Musica, arte, cinema.
Ma quando si tratta di trovare una soluzione ad una problematica
ben specifica (che è poi il mestiere del designer), come le
contaminazioni possono venire in soccorso?         

Nike Waffle vs Reebok Pump. Questa è una storia interessante. La
storia di come due colossi  dell’abbigliamento sportivo lanciano
due modelli di scarpe destinate a  conquistare il mercato.

Partiamo da Nike. Un mattina del 1970 Bill Bowerman, uno dei due
fondatori dell’azienda, decide di prendere la piastra per dolci
della moglie (una piastra per waffle) per dilettarsi in alcuni
esperimenti con della gomma. Il risultato è una suola resistente
ma al tempo stesso molto leggera. Nel 1972 la suola  viene
sperimentata sulle Nike Moon (che lasciano impronte simili a
quelle degli astronauti) e dopo qualche affinamento tecnico è il
turno  del modello “Waffle Trainer”. Siamo nel 1974. Le Nike Waffle
diventano  in pochi mesi le scarpe di atletica più vendute degli
Stati Uniti  lanciando di fatto la crescita della Nike a livello
internazionale.

1970, esperimenti con         1974, Nike Waffle Trainer. piastre per dolci.

Alla fine degli anni ottanta la Reebok lancia le Pump.
La tecnologia “pump” è frutto di tre elementi: il bulbo in gomma
di un apparecchio per la misurazione della pressione sanguigna,
la valvola  dell’aria di una bicicletta e una sacca per flebo. Il
risultato finale, con i dovuti affinamenti del caso, è una scarpa
che si adegua alla misura e alla forma del piede. Particolarmente
adatta per giocare a  basket e per il bungee jumping.  Se il tutto
vi incuriosisce, guardate questo video.

1881, sfigmomanometro.                           1989, Reebok Pump.

Alcuni  genetisti definiscono l'intelligenza come l'abilità dell'uomo
di  trovare associazioni fra cose diverse e di conservare il ricordo
delle connessioni fatte. Questo processo di apprendimento si sviluppa
col trascorrere del tempo (per chi è interessato ad un approccio
scentifico il libro da leggere è “Come nascono le idee”  di Edoardo
Boncinelli). Il caso delle Waffle e delle Pump lo dimostra.

 1619, Descriprion of      1948, Drawing hands di  perceprtion di Robert Fludd. Maurutius Escher.

Si è detto che apertura, genericità e particolare attenzione nel porsi
le corrette domande sono i presupposti per poter fruire positivamente
delle contaminazioni. Progettando per contaminazioni, il ruolo del
designer diventa quello del facilitatore. Un individuo abile a scovare,
selezionare ed agevolare l'accesso ad una soluzione comoda, già
applicata con successo in altri campi, al fine di risolvere un problema
specifico.

E' la logica di quello che in informatica prende il nome di mash-up.
Il sistema è semplice. Si prendono vari elementi localizzati su supporti
differenti e si lavora alla loro combinazione con l'obiettivo  di creare
un prodotto/servizio completamente nuovo.

2010, Web mash-up.                2007, Yahoo! Pipes.

Torniamo a parlare di vendita.
Tupperware produce  e vende utensili e articoli per cucina in materiale
plastico. Alla fine degli anni quaranta l’azienda statunitense si affaccia
sul mercato con innovativi articoli in polietilene. I prodotti distribuiti
nei centri commerciali e nei negozi al dettaglio non catturano però
l’attenzione dei consumatori. Il prezzo è alto e le potenzialità degli
articoli non comunicate adeguatamente.

Qui entra in gioco la signora Brownie Wise. Una carismatica venditrice che
rivoluziona la strategia di vendita  della Tupperware. Il sistema funziona
in questo modo. La Wise convince  una casalinga ad usare la propria casa
come luogo in cui mostrare le  caratteristiche degli innovativi articoli
per cucina. La signora invita  amiche e vicine di casa. L’incontro avviene
solitamente in un momento in  cui i mariti sono al lavoro.

La  scena è più o meno questa. Nel salotto di casa, davanti ad una fetta
di torta, un gruppo di casalinghe discute del più e del meno (la ricetta
dell’arrosto, il lavoro del marito alla Ford, l’auto appena acquistata).
Ci si sposta in cucina o in sala da pranzo. La venditrice, che fino a
quel momento si è comportata esattamente come la vicina di casa, mostra
ora la praticità degli articoli in vendita. Le signore affascinate dal
prodotto e dall’esperienza appena vissuta comprano felicemente i
contenitori Tupperware. 

Housewives know what housewives need. Siamo nei primi anni ‘50. Nasce
quello che oggi chiamiamo marketing relazionale.

 1950, un party Tupperware.                 2005, un party Tupperware.

Nel caso delle Tupperware, non si tratta di vendita porta a porta,
quanto piuttosto di veri e propri party. In questo caso la contaminazione
è di tipo sociale: la condizione della donna nella società americana
degli anni cinquanta.

Le strategie di vendita passano anche per le caratteristiche tecniche
di un prodotto. Interessante in questo senso è il caso di Pritt, uno
dei marchi della tedesca Henkel.
Nel 1969 l’azienda lancia Pritt, la prima colla “stick”. Piccola,
pulita e semplice da usare. Insomma molto pratica. Il meccanismo di
fuoriuscita della colla è lo stesso di quello utilizzato nei rossetti,
il cui  brevetto risale a circa cinquant’anni prima.

 1923, il rossetto diventa stick.         1969, la colla diventa stick.

Concludiamo con qualcosa sui servizi.

Il primo è Prendi in casa uno studente, un progetto dell’associazione Meglio Milano.  A Milano ci sono circa  40.000 studenti, tra fuori
sede o pendolari. Per loro il problema principale è trovare una
camera ad un prezzo decente. In città ci sono anche 280.000 anziani,
molti dei quali vivono da soli. Per loro il problema principale è
avere qualcuno con cui parlare.

Lo studente paga 250 euro al mese per stanza e bollette (molto al di
sotto del prezzo di mercato), impegnandosi a cenare un paio di volte
a settimana insieme all’anziano e ad aiutarlo nelle piccole commissioni
(portare le borse della spesa, chiamare l’idraulico, ecc..). L’anziano
soffre meno la solitudine ed è felice di sentirsi ancora utile.

Si trasformano due problemi in una potenzialità. In questo caso la
contaminazione è doppia. Risolvo il problema dell’assistenza agli
anziani grazie agli studenti fuori sede. Risolvo il problema degli
studenti fuori sede grazie agli anziani soli. Ben fatto. Qui la pagina del progetto.

 2004, Prendi in casa    2008, Play me I’m yours. uno studente.

Il secondo di chiama Play me I’m yours. L’idea  è dell’artista Luke Jerram.
Si prendono dei pianoforti e li si mettono  negli spazi pubblici della
città. Nelle piazze, sui marciapiedi, alle fermate dell’autobus, nei parchi.
Poi si aspetta. Alcuni passanti si siedono e suonano, altri si fermano ed
ascoltano. Chi suona può  personalizzare graficamente lo strumento. Non ci
sono regole, è la comunità che stabilisce quando, quanto e da chi lo
strumento viene suonato. Date un’occhiata.

L’idea è quella di riapporpriarsi degli spazi della città, trasformadoli
da luoghi di semplice passaggio a luoghi di piacere. Il progetto nasce
come opera d’arte ma diventa a tutti gli effetti un servizio importante
per la città.

Guardarsi intorno, capire quello che è stato fatto precedentemente, studiare
come incrociare componenti provenienti da discipline diverse. Per dirla
come Monsieur Laurent de Lavoisier "Rien ne se perd, rien ne se crée".

---

[Architettando] Come  in tutte le arti visive (pittura, scultura, fotografia) anche in
architettura la contaminazione ha generato l’avvicendarsi di stili e di
movimenti. Fra tutti, il Post-moderno è quello che ha saputo giocare più
di altri con la mescolanza di stili provenienti da diverse epoche.

Facciamo  un passo indietro. Il passaggio epocale avviene nella maniera più
concreta e plateale: la distruzione fisica. L'architetto americano  Charles Jencks individua, addirittura, una data precisa che decreta la fine
del Movimento Moderno: il 15 luglio 1972, coincidente con la demolizione
del Quartiere  Pruitt-Igoe, costruito negli anni cinquanta nella città di
Saint Louis.

1952, Quartiere Pruitt-Igoe.    1972, demolizione Quartiere Pruitt-Igoe.

Siamo negli anni 70, l’eliminazione fisica non è altro che l’eliminazione
ideologica che decreta la fine del Movimento Moderno (razionalismo,  funzionalismo, zoning, less is more, ecc…). Il fenomeno della demolizione
lascia spazio ad una nuova era, quella Post-moderna.

Il Post-moderno si diffuse negli anni 60-70 in aperta polemica con il
Movimento Moderno…il risultato di tale distacco è manifestato da una
contaminazione di stili di secoli diversi, dal repertorio classico al
linguaggio pop-art.
Il  termine contaminazione è sinonimo di unione di elementi, di stili tra
loro opposti, una semplice abitazione residenziale unisce al suo interno
svariati tipi di linguaggi che spaziano dall’ordine classico (colonna,
timpano,…) all’asimmetria (elemento di contrasto).

1961, Casa per la Madre,    1979, Quartiere Antigone, 
Robert Venturi. Ricardo Bofill.

Differenziazione, pluralità di stili e linguaggi…l’architettura postmoderna
è volutamente ambigua, contraddittoria, disarmonica: fa intervenire più
linguaggi, più codici contemporaneamente, senza imporre un ordine di lettura
e di importanza.
Un’enfasi decorativa che mira più a rielaborare e deformare che a citare
canoni classici e motivi antichi…il risultato estremo, l’esagerazione,
l’esasperazione segna il trionfo del kitsch.

1975, Piazza d’Italia a New Orleans di Charles Moore.

Tutti gli elementi vengono riproposti nelle facciate degli edifici, nel gusto
per l’effetto di facciata, ripresa da Las Vegas Strip...con insegne multicolori,
luci, locali…il tutto senza un ordine prestabilito. L’asse centrale (strip)
è un collage, un insieme di elementi eterogenei che esprimono la poliedricità
e le contraddizioni della società postmoderna.

1931, Las Vegas Strip

La metafora visiva della “strip” (striscia), di architettura di facciata,
è l'elemento chiave della Biennale di Venezia del 1980, curata da
Paolo Portoghesi.  
Una sorta di consacrazione a livello internazionale del Postmodernismo…per
l’occasione viene progettata la Strada Novissima, una “strip” costituita
da venti facciate, progettate da altrettanti grandi architetti...pensate
come quinte teatrali di un’ipotetica “strada” di edifici postmoderni.
Con la Strada Novissima il movimento del postmoderno raggiungerà un
riconoscimento internazionale e ispirerà gli allestimenti delle Biennali
future.

1980, Strada Novissima (il libro).             1980, Strada Novissima.

11 Risposte to “2.Contaminazioni”

  1. Erika Cubranich/ Nicolò Costanzo Says:

    Intimissimi / O.V.A.T ( vendita e riciclo reggiseni )
    http://www.ninjamarketing.it/2010/10/26/green-marketing-intimissimi-supervaluta-e-ricicla-il-tuo-reggiseno/
    http://www.ovat-srl.it/
    Comune di Milano ( giochi da tavolo in strada)
    http://www.milanotoday.it/zona/1-centro-storico/movida-milano-27-agosto.html
    (le immagini sono presenti nei siti sopraindicati)

    Contaminazione di Idee per soluzioni alla società

    promozione campagna riciclaggio, mettere a disposizione oggetti per favorire la comunicazione tra persone

    contaminazione come soluzione, l’importanza del coinvolgere la società, idee e pensieri, legati ora alla libertà di pensiero, diffondere un’idea comune è in realtà una contaminazione, con lo scopo di migliorare, ci poniamo di fronte a due problematiche: l’abbandono dei giochi da tavolo e ,quindi, del socializzare e il “verde” del pianeta Terra. Le problematiche portano a idee volte a risolverle.
    Per quanto riguarda i giochi da tavolo, il Comune di Milano, ha voluto modificare le abitudini delle persone che si riuniscono di fronte alle Colonne di S.Lorenzo, in via Torino, dove spesso gruppi di ragazzi passano le loro serate a bere e chiacchierare, installando delle scacchiere, per giocare a dama e a scacchi, forza 4, permettendo così di riscoprire i giochi da tavolo, quasi dimenticati “causa” tecnologie per le sere del Giugno 2009.
    Secondo, ma non meno importante, la campagna di Intimissimi, che in collaborazione con O.V.A.T, propone di cedere i vecchi reggiseni per la fabbricazione di pannelli isolanti e fono assorbenti.

  2. SimoneBosaglia/AlfonsoDeFabrizio Says:

    nome (azienda, prodotto o servizio)

    AIR BAG, NIKE AIR

    link

    http://it.wikipedia.org/wiki/Air_bag

    http://it.wikipedia.org/wiki/Nike_Air_Max

    cos’è?

    il primo: è un dispositivo di sicurezza; il secondo: è un cuscinetto d’aria posto sul tallone della scarpa.

    cosa fa?

    AIR BEG è un cuscino d’aria presente ormai in più punti della vettura che in caso di forte urto si gonfia in pochi decimi di secondo e evita al conducente o ai passeggeri di sbattere contro le parti rigide del veicolo.

    AIR MAX è un cuscinetto d’aria che posto sul tallone della scarpa ammortizza e rende più comoda la camminata evitando la distribuzione dell’urto sulla colonna vertebrale.

    perchè?

    È la geniale fusione di un palloncino pieno d’aria applicata in due situazioni differenti con il medesimo scopo di attutire o neutralizzare un urto.

    marketing?

    AIR BEG una volta brevettato è stato perfezionato e applicato su larga scala e su qualsiasi auto, l’AIR MAX benché copiato da altre marche rimane un icona legata al marchio NIKE che lo promuove da ormai più di 20 anni riscuotendo tuttora un grande successo.

  3. Jlenia Coco* Says:

    Il termine contaminare è solitamente riferito a qualcosa
    di inquinato, corrotto, dannoso: per molti campi il nefasto significato
    che tale termine assume è più che giustificato.
    Ma c’è qualcosa che cambia nettamente le carte in tavola:
    L’INVENZIONE DEL DEODORANTE.
    Ciò che lo rende un classico esempio di contaminazione “benevola”
    è la sua origine: nato per sconfiggere i batteri e gli eventuali olezzi sgradevoli, tale prodigio della chimica nasce per opera di Helen Barnett Diserens, che nel 1940 crea questo fondamentale cosmetico traendo ispirazione da…una penna a sfera.
    A sua volta creata per evidenti questioni di praticità, la nostra amatissima BIRO ritrova le sue origine in una semplice palla che rotolando in una pozzanghera formò una striscia d’acqua sull’asfalto ed esercitò un notevole interesse nell’ungherese László József Bíró, inventore della penna a sfera.
    Ciò mi porta a pensare che non esiste un significato giusto o sbagliato per le parole che usiamo, conta semplicemente l’uso che ne facciamo.
    Io ho deciso che per me da ora il termine “contaminazione” sarà sinonimo di “apertura mentale”, “creatività”, “ingegno”
    e voglia di provarci.

    http://www.guidaconsumatore.com/igiene/deodorante.html
    http://www.stampolampo.it/dblog/articolo.asp?articolo=551

  4. Giulio Mannino Says:

    1)

    nome  (azienda, prodotto o servizio)

    PREZI

    link

    http://www.prezi.com

    cos’è?

    Si tratta di un sito internet che offre la possibilità di creare presentazioni “dinamiche” direttamente online, gratuitamente.

    cosa fa?

    Permette agli utenti di presentare in modo innovativo rispetto alle tradizionali slides di presentazione a cui siamo abituati. Normalmente una successione di slides può risultare noiosa, specialmente se la sua durata non è limitata. PREZI consente un passaggio dinamico da un’inquadratura all’altra, rendendo la presentazione più organica, intuitiva e simile allo svolgimento logico di ciò che vogliamo esporre.

    perchè?  (come si intreccia con la lezione)

    Riflettendo su alcuni esempi forniti (youtube, facebook, ebay…), PREZI ci è sembrato coerente con il tema “contaminazione”. Le potenzialità di un disegno vettoriale (in poche parole la possibilità di inquadrare oggetti su dei piani di zoom molto distanti mantenendone intatte le qualità grafiche) utilizzate nell’ambito specifico della presentazione, producono un risultato particolarmente interessante. Il terzo fattore della contaminazione riguarda il modo di fruizione online che produce una community nella quale gli utenti (della versione “basic”) condividono le proprie prezies. In questo modo si crea un vero e proprio archivio ricco di argomenti pronti da presentare.

    marketing?  (qual’è la strategia di vendita)

    A parte una forte attenzione alla veste grafica e allo studio del marchio (che riproduce il “controller” intuitivo utilizzato dall’interfaccia) e le soluzioni semplici e immediate dei vari layouts, prezi valorizza la peculiare innovazione con dei tutoria divisi in vari steps e dimostrazioni accessibili a tutti che chiariscono le possibilità di utilizzo. La strategia di vendita sembra semplice: il software può essere utilizzato gratuitamente online nella versione “basic” e in una versione “educational” per studenti, con alcune funzioni in più. Per sfruttare il servizio completo (utilizzo offline, download, private contents…) è necessario effettuare un pagamento annuale di 50$.

    immagini

    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.lessanvaezi.com/wp-content/uploads/2009/02/prezi-round-menu.png&imgrefurl=http://www.lessanvaezi.com/prezi-for-stunning-presentations/&usg=__UoC0Qe82UQ7ZyE1cAaVLE0O4Va0=&h=235&w=327&sz=26&hl=it&start=0&sig2=SfuC7TRbE8cyt4kPB9Yjgg&zoom=1&tbnid=70O05kILtzKvnM:&tbnh=148&tbnw=207&ei=xA3lTJaZJdGK4QaIjbTwDg&prev=/images%3Fq%3Dprezi%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dsafari%26sa%3DN%26rls%3Den%26biw%3D1436%26bih%3D768%26tbs%3Disch:10%2C3&um=1&itbs=1&iact=rc&dur=642&oei=xA3lTJaZJdGK4QaIjbTwDg&esq=1&page=1&ndsp=25&ved=1t:429,r:13,s:0&tx=158&ty=113&biw=1436&bih=768

    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://blog.discoveryeducation.com/files/2010/05/prezi.jpg&imgrefurl=http://blog.discoveryeducation.com/blog/2010/05/03/den-teacher-appreciation-week-day-one/&usg=__p_HX2JVLmaiZ2u6r6peJjTAgAcU=&h=2787&w=6250&sz=418&hl=it&start=0&sig2=tWsHA-VU3xWy2K31efu6Tw&zoom=1&tbnid=tEdGQmbOt7cifM:&tbnh=98&tbnw=220&ei=3w3lTLfrLKCI4gan74DwDg&prev=/images%3Fq%3Dprezi%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dsafari%26sa%3DN%26rls%3Den%26biw%3D1436%26bih%3D768%26tbs%3Disch:10%2C177&um=1&itbs=1&iact=hc&vpx=502&vpy=421&dur=1086&hovh=150&hovw=336&tx=215&ty=76&oei=3w3lTLfrLKCI4gan74DwDg&esq=1&page=1&ndsp=25&ved=1t:429,r:21,s:0&biw=1436&bih=768

    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://blog.prezi.com/wp-content/uploads/2009/02/tips2.jpg&imgrefurl=http://blog.prezi.com/2009/02/17/how-to-learn-prezi-tips-and-tricks-and-our-first-workshop-at-t-systems/&usg=__mmfC22LUxj-zubweJJBT_DWHGdw=&h=268&w=450&sz=20&hl=it&start=0&sig2=JtK27zSsTdQZiYLmLDu8xw&zoom=1&tbnid=UNGPbUb5sUkpDM:&tbnh=109&tbnw=183&ei=MQ7lTIXGLtOD4Qbvz4XxDg&prev=/images%3Fq%3Dprezi%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dsafari%26sa%3DX%26rls%3Den%26biw%3D1436%26bih%3D768%26tbs%3Disch:1,isz:m&um=1&itbs=1&iact=hc&vpx=766&vpy=436&dur=2572&hovh=173&hovw=291&tx=175&ty=102&oei=MQ7lTIXGLtOD4Qbvz4XxDg&esq=1&page=1&ndsp=26&ved=1t:429,r:17,s:0

    altro  

    Nel nostro caso, il passaparola tra amici ha funzionato alla perfezione. La semplicità nell’utilizzo e il valore aggiunto alle presentazioni sono un ottimo feedback che crea una reazione a catena. Quando le presentazioni sono troppo monotone, PREZI è una soluzione a portata di mano. Su PREZI è possibile caricare immagini, pdf, link video e animazioni. I pensieri prendono forma più naturalmente e l’attenzione degli spettatori è assicurata.

    2)

    nome  (azienda, prodotto o servizio)

    Land sailing

    link

    cos’è?

    E’ uno sport che consiste nel pilotare un veicolo composto essenzialmente da un corpo centrale (scocca), una vela, un albero e tre ruote e sfrutta la forza del vento per muoversi.

    cosa fa?

    Questo sport e molto sviluppato in Francia, Olanda, Belgio, Stati Uniti e Australia. I velisti approfittano di spiagge rese compatte dalla marea, altopiani spazzati da venti furiosi e in alcuni casi di vastissimi deserti (quelli africani, per esempio, offrono immensi spazi che hanno stimolato imprese avventurose). Attualmente si svolgono campionati nazionali e mondiali, tutti gli anni, in questa disciplina che in Francia ha suscitato molto interesse ed è praticato anche dai soldati dell’esercito. Recentemente, nella categoria più veloce (windijet) è stato raggiunto il record di velocità di 270 KM/h, sul Deserto del Messico.

    perchè? (come si intreccia con la lezione)

    Questo sport unisce la tecnica della vela nautica al movimento, sulle ruote, di veicoli che si muovono sulla terra.

    marketing?  (qual’è la strategia di vendita)

    In Italia non è ancora presente una vera e propria strategia di vendita, non esistono ancora gare, negozi, club che trattano di questo sport, praticato per ora solo a livello amatoriale. Nei paesi del nord Europa invece aumenta il numero di negozi che vendono pezzi, componenti e accessori (raramente “carri” completi), solo alcuni vengono pubblicizzati in rete. La strategia di vendita di questo sport si basa sulla tradizione ma anche sulla diffusione di filmati in grado di incuriosire il pubblico.
    immagini

    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.poppaprua.it/vela.jpg&imgrefurl=http://www.poppaprua.it/information-center.php&usg=__x-Xa9aaPRiXgvQzjLeV1IrjdjiU=&h=341&w=256&sz=10&hl=it&start=57&zoom=1&tbnid=oC9YAsY3CTg2IM:&tbnh=129&tbnw=115&prev=/images%3Fq%3Dvela%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dfirefox-a%26sa%3DN%26rls%3Dorg.mozilla:it:official%26biw%3D1863%26bih%3D1015%26tbs%3Disch:10%2C406&um=1&itbs=1&iact=hc&vpx=632&vpy=665&dur=897&hovh=259&hovw=194&tx=125&ty=227&ei=Fg_lTJK3Hc25hAefopW3DA&oei=Bg_lTILZCtD44Aasi7XwDg&esq=2&page=2&ndsp=62&ved=1t:429,r:15,s:57&biw=1863&bih=1015

    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.city-data.com/forum/members/us772-887223-albums-landsailing-iceboating-pic55580-phil-rothrock-silver-boat-bill-dale.jpg&imgrefurl=http://www.city-data.com/forum/members/us772-887223-albums-landsailing-iceboating-pic55580-phil-rothrock-silver-boat-bill-dale.html&usg=__w_6o9WQQ5nR9Zc_jiwDAwXu9Peo=&h=526&w=800&sz=42&hl=it&start=757&zoom=1&tbnid=U1C9Oy0VydMLrM:&tbnh=130&tbnw=170&prev=/images%3Fq%3Dland%2Bsailing%26um%3D1%26hl%3Dit%26client%3Dfirefox-a%26rls%3Dorg.mozilla:it:official%26biw%3D1863%26bih%3D1015%26tbs%3Disch:11%2C11785&um=1&itbs=1&iact=hc&vpx=1314&vpy=370&dur=2276&hovh=182&hovw=277&tx=172&ty=94&ei=jg7lTJLIA8G3hAefnuGPDQ&oei=aQ7lTJjVNM_74AaJq6jwDg&esq=14&page=14&ndsp=59&ved=1t:429,r:27,s:757&biw=1863&bih=1015

    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.greenbird.co.uk/var/ezwebin_site/storage/images/media/greenbird/greenbird-dusk/26862-1-eng-GB/greenbird-dusk.jpg&imgrefurl=http://www.greenbird.co.uk/about-the-greenbird&h=359&w=583&sz=24&tbnid=CzIYVvNjAwDiBM:&tbnh=83&tbnw=134&prev=/images%3Fq%3Dgreenbird&zoom=1&q=greenbird&usg=__QCsyB6KlkbixSkJZjtfGSt47IyU=&sa=X&ei=ZQ3lTJ7ZCIy2hAf786nFDA&ved=0CEIQ9QEwAw

    altro  

    E’ uno sport ecologico poiché sfrutta esclusivamente la forza del vento.

    Roberto Pellin & Giulio Mannino

  5. Luca Andrea Says:

    Nome: Piano Stairs

    Link:
    http://www.thefuntheory.com/

    Cosè?
    E un’installazione che fa parte di un progetto descritto nel sito “Thefuntheory.com” nel quale il pensiero principale e cambiare in meglio il comportamento delle persone attraverso un modo semplice ma efficace come il divertimento.

    Cosa fa?
    Lo si può definire un pianoforte gigante posizionato sopra i gradini delle scale del duomo,il quale al passaggio delle persone suona riproducendo le varie tonalità di un vero e proprio pianoforte. Tra le diverse installazioni abbiomo scelto piano stairs perché effettuata nella stazione metropolitana del duomo a Milano

    Perché?
    Il messaggio di questa contaminazione “Prendete le scale invece di scala mobile o ascensore e sentirsi meglio” Questa è un buon concetto di contaminazione da poter riprendere , sviluppare legandolo ad un’ altro progetto.
    Tramite questa forte idea questa istallazione ha centrato il suo obbiettivo risultando vincente.

  6. corrado ed elèna Says:

    Nokia N-Gage
    http://www.n-gage.com/ngi/ngage/web/it/it/home.html
    N-Gage è la prima console portatile per videogiocare e contemporaneamente essere utilizzata come telefono cellulare.
    La prima versione è stata presentata nell’ottobre 2003 e successivamente è stata sostituita dal N-Gage QD. Consiste in un apparato con funzioni di radio, lettore MP3, telefono cellulare e consolle videogiochi. Dotata di sistema operativo Symbian 6.1, non ha riscosso molto successo a causa del prezzo alto (300 Euro circa, all’epoca della sua uscita, in Italia); la Nokia ha prodotto un nuovo modello, di dimensioni inferiori rispetto alla prima versione, più spoglio come dotazione e come tale meno costoso. La seconda versione di N-Gage comprende al suo interno un software per il gaming online e chatting chiamato N-Gage Arena. Quando viene utilizzato come telefono cellulare N-Gage utilizza il sistema Side talking.
    é quindi in nostra opinione un perfetto esempio di contaminazione tra il mondo delle console e quello della telefonia portatile.
    Per questo apparecchio sono stati prodotti videogiochi di fattura paragonabile a quelli per console (ad esempio Playstation 1, Game Boy Advance e Nintendo DS), quali “One”, “Smackdown”, “Splinter Cell Chaos Theory”, “Ghost Recon Jungle Storm, “Tomb Raider”
    .http://wikimediafoundation.org/wiki/Special:LandingCheck?landing_page=WMFJA1&language=it&country=IT&utm_source=2010_JA1_Banner3&utm_medium=sitenotice&utm_campaign=fridayOpening

  7. Fabia De Gasperis,Luca Pecora Says:

    nome
    Radiobus

    link
    http://www.atm-mi.it/it/ViaggiaConNoi/Radiobus/Pagine/Radiobus_.aspx

    cos’è?
    un mezzo di trasporto pubblico a metà tra un bus ed un taxi

    cosa fa?
    permette di prendere il soggetto, prenotando anticipatamente il luogo e l’orario di incontro, portandolo a destinazione su tutta Milano.

    perchè?
    è stato scelto questo mezzo di trasporto perchè “contaminato” dal bus e dal taxi

    marketing?
    comodità di contatto tramite numero telefonico, sms o fax che permette rapidità del servizio, anche se chiamati “all’ultimo momento” e cortesia.

    immagini
    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.atm-mi.it/en/IlGruppo/LaStoria/Vetture/Radiobus%2520Ibrido.jpg&imgrefurl=http://www.atm-mi.it/en/IlGruppo/LaStoria/Pages/Vetture.aspx&usg=__TebE7HIytdtxwCpe70Yvr30pgeI=&h=481&w=799&sz=292&hl=it&start=0&zoom=1&tbnid=JrpcxEn58XHD9M:&tbnh=142&tbnw=204&ei=w0VATbWmK8GytAbamPDZBA&prev=/images%3Fq%3Dradiobus%26hl%3Dit%26sa%3DX%26biw%3D1911%26bih%3D1102%26gbv%3D2%26tbs%3Disch:1,isz:m&itbs=1&iact=hc&vpx=127&vpy=125&dur=373&hovh=174&hovw=289&tx=137&ty=116&oei=w0VATbWmK8GytAbamPDZBA&esq=1&page=1&ndsp=54&ved=1t:429,r:0,s:0

  8. Barbara Palmitesta Jawad Perucchini Says:

    Nome
    tavola da windsurf
    Link
    google/cerca/windsurf
    cos’è?
    la tavola a vela, o windsurf è uno sport marino che consiste nel muoversi sull’acqua mediante l’azione propulsiva del vento su di una vela.
    quest’ultima è montata su di una tavola mediante un albero e guidata dal velista per mezzo della boma.
    la tavola da surf è il mezzo utilizzato per praticare il surf, che come sappiamo è uno sport che necessita dell’ausilio delle onde, ed è prevalentemente diffuso in zone come la California e l’Australia, proprio per questioni legate all’ambiente e al clima
    cosa fa?
    In origine è un invenzione nata per poter praticare il surf anche in assenza di onde, con il solo ausilio del vento, successivamente è divenuto un vero e proprio sport acquatico
    perchè?
    nel desiderio di poter praticare lo sport anche senza le onde, a James R. Drake, ingegnere aurospaziale californiano, dobbiamo il primo prototipo documentato di tavola a vela.
    marketing?
    la prima tavola da windsurf fu costruita collegando una vela (da barca) ad una tavola.
    Drake pensò di unire una boma a wishbone con un giunto cardanico per governare in piedi una tavola a vela. I materiali utilizzati furono dapprima il legno, la stoffa nautica e alcune corde per imbarcazioni.
    L’idea fu poi perfezionata con l’aiuto del collega di Jim, Alan Parducci che contribuì alla progettazione. Nel 1968 Schweitzer e Drake brevettarono il windsurf e il brevetto fu trascritto ufficialmente nel registro delle invenzioni nel 1970.
    immagini



  9. Andrea e Luigi Says:

    Nome: Coca-Cola

    Cos’è: anche nota come Coke soprattutto negli Stati Uniti è una bibita industriale analcolica, alla quale il caramello che vi è contenuto conferisce un colore scuro.
    La bibita deve il suo nome al fatto che nella sua ricetta sono impiegati, tra le altre sostanze, estratti provenienti dalle noci di cola ed estratti dalle foglie della pianta di coca, questi ultimi privati delle sostanze (alcaloidi) psicotrope.

    Cosa fa: disseta.

    Perchè: la coca-cola è stata la scoperta della bibita analcolica per eccellenza alla portata di tutti, la quale fu punto di riferimento di altre successive bibite.

    Marketing: è una bibita accessibile a tutti grazie al basso costo, di facile consumo poichè è un prodotto distribuito in tutto il mondo, ed è anche così conosciuta grazie alle grosse campagne pubblicitarie.

    Link: http://www.coca-cola.it/

    http://www.thecocacolacompany.com

    http://www.youtube.com/user/cocacola?blend=2&ob=4

  10. Paola De Marini Says:

    Nome
    Toilet Club

    Link
    http://www.lenottidimilano.com/categorie-locali/locali/musica_dal_vivo/discoteca_toilet_club.html

    Cos’è?
    E’ una nuova discoteca, alternativa nel gusto e nell’arredamento.
    L‘ambientazione è quella di una toilet in cui i sanitari si trasformano in alternative sedute.

    Cosa fa’?
    Organizza eventi trasgressivi, ospitando nelle sue serate i maggiori dj per serate elettrizzante e piene di movimento, di ritmo.

    Perchè?
    Attraverso i suoi interni l’intento è proprio quello di ricreare un’ambientazione trasgressiva che incuriosisca il pubblico attraverso l’impronta trasgressiva e alternativa.

    Immagini

  11. Jlenia Coco Says:

    nome
    Deodorante a sfera

    link
    Google/cerca/deodorante

    cos’è?
    E’ un cosmetico fondamentale per l’igiene personale, ideato nel 1940 da Helen Barnett Diserens, per ragioni di praticità.

    cosa fa?
    sconfigge i batteri e i cattivi odori.

    perchè? (come si intreccia con la lezione)
    E’ il frutto di una contaminazione tra oggetti che fanno parte di diverse categorie: per il meccanismo “roll-on” la Diserens si è ispirata infatti alle penne a sfera, ideate dall’ungherese László József Bíró, a sua volta ispirato da una palla che, passata in una pozzanchera, lasciò sull’asfalto una scia bagnata.

    marketing (qual’è la strategia di vendita)
    Spot televisivi e cartelloni pubblicitari che sottolineano la necessità di utilizzare il deodorante che si sta pubblicizzando. I termini “fresco” e “novità” sono molto ricorrenti.

    immagini
    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.bms.com/images/history/public_1924.jpg&imgrefurl=http://www.bms.com/ourcompany/Pages/history.aspx&usg=__XUwYsI-3YwUulTDwYEJi5a-CeHA=&h=155&w=170&sz=18&hl=it&start=0&zoom=1&tbnid=IFd9L5rykwJViM:&tbnh=124&tbnw=136&ei=yl5vTZv7LobOsgaux-nxBw&prev=/images%3Fq%3Ddeodorante%2Bvitalis%2Bmum%26um%3D1%26hl%3Dit%26biw%3D1260%26bih%3D610%26tbs%3Disch:1&um=1&itbs=1&iact=hc&vpx=175&vpy=125&dur=763&hovh=124&hovw=136&tx=34&ty=75&oei=yl5vTZv7LobOsgaux-nxBw&page=1&ndsp=21&ved=1t:429,r:0,s:0
    http://www.google.it/imgres?imgurl=http://www.leganerd.com/wp-content/uploads/LEGANERD_034725.jpg&imgrefurl=http://leganerd.com/2010/11/30/la-penna-a-sfera/&usg=__Gs-uHWpzR1LL0Sf2ut6Ff7zLdz8=&h=250&w=558&sz=34&hl=it&start=0&zoom=1&tbnid=aOJzEi8gkGuluM:&tbnh=87&tbnw=195&ei=Fl9vTfTsB4fPtAb4kezxBw&prev=/images%3Fq%3Dpenna%2Ba%2Bsfera%2Bbiro%26um%3D1%26hl%3Dit%26biw%3D1260%26bih%3D610%26tbs%3Disch:1&um=1&itbs=1&iact=hc&vpx=885&vpy=106&dur=4662&hovh=150&hovw=336&tx=186&ty=75&oei=Fl9vTfTsB4fPtAb4kezxBw&page=1&ndsp=18&ved=1t:429,r:5,s:0

    altro
    Al giorno d’oggi i deodoranti roll-on sono migliaia, dalle essenze più varie (e inutili). Le aziende che li producono hanno una vasta immaginazione, supposizione alimentata dalla continua e inarrestabile produzione di deodoranti di cui fontamentalmente il mercato non ha bisogno.

Scrivi una risposta a Barbara Palmitesta Jawad Perucchini Cancella risposta